venerdì, settembre 09, 2005

Cercando di capire dove finisce il cielo e inizia il mare

Sì.
Il ritorno ha il solito sapore agrodolce. Le bestemmie di casa suonano quasi stonate, e piove, ma Arzignano è un buon posto in cui tornare. Non fosse altro che per il mio bellissimo, larghissimo, morbidissimo, letto sopraelevato.
Raccontare più di un mese di travels, travails e travagli in un solo aggiornamento è, lo sapete anche voi, difficile. Noioso. Inutile perchè non abbastanza pregnante.
Dilatare il racconto in troppi aggiornamenti rischia di essere autocelebrativo, e soprattutto di scartavetrare i coglioni ai lettori. Che saranno pure pochi, ma ci sono affezionato (anche a te nano malefico, sì, nonostante tu esista in modo irritante).
Cercherò di essere breve e (circo)conciso, sputerò sul piatto del racconto qualche seme, cioè qualche flash, sperando che qualcuno riesca ad immaginarsi quanto era loculliano il mio pranzo.

Continuo a raccontare questa storia:
Sul treno che da Istanbul mi stava portando a Salonicco (e che poi avrei perso scendendo ad Alexandropoulis) ho incontrato due simpatiche cinquantenni: l'una norvegese, l'altra olandese. Si erano conosciute un'estate di trentanni prima in Inghilterra studiando l'inglese; rimaste in contatto fino ad oggi, ora che le famiglie potevano sopportare la loro assenza, avevano deciso di concedersi la loro seconda estate assieme: un mese in giro per l'Europa in treno.
Fenomenali.

(C'è chi viaggia e non parte mai, chi parte e non arriva, chi si perde per poi (ri)trovarsi in un posto che forse è sbagliato, ma anche no.)

Dai Frà.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma lo sai che anch'io ho un larghissimo e morbidissimo letto sopraelevato? Ma va'.

Anonimo ha detto...

eheh, meno male che ho letto oltre la decima riga - non come faccio di solito - ohi, sabato prossimo tre allegri a zanè - venirci - manchi -


n.ano.

Anonimo ha detto...

ah, lo sai che in mese di assenza tua si è capovolto il mondo? - devi aggiornare il novanta per cento dei link - manchi ancora-


n.ano.

Anonimo ha detto...

e c'è chi parte prima del previsto e...cambiano tante cose

Anonimo ha detto...

ehi tu. allora.
punto primo: dove sono i nostri venti miliardi di hermes? no, perchè io non me li sono dimenticati. e vedi di trovare una buona scusa, se te li sei persi, perchè io in quanto a punizioni vado dal gambizzare al tagliare i capelli in modi più che osceni, senza problemi.
punto secondo: tu mi devi un giretto a Pavia, nessuno lo può negar.
punto terzo: allora era giusta o no la soluzione di quel test? è dio lo gnomo mongoloide, o no!? :)
punto quarto: comme tu peux bien voir, mon addresse a changé. sentierosegreto.splinder.com n'existe plus. maintenant c'est lasignoradalloway.splinder.com. depeche-toi.

gnao

Anonimo ha detto...

se scrivessi il testo della cartolina con lo stesso impegno con cui scrivi l'indirizzo, saremmo tutti più contenti (ma tanto sono splecializzata in calli-grafie).. :)
glassie*
e ben tornato

Anonimo ha detto...

Mica ho fatto in tempo a salutarti, a te. Uff. se ancora a Mantova?

Anonimo ha detto...

tre allegri a zanè,giusto.venire giusto x farci uscire pazze un pò,su'.

ac

Anonimo ha detto...

Yattaa.. come non citare l'incantevole parfume di arzignano? O.o Tzè.. questi giovani.

:-P

Rigel ha detto...

Salve viaggiatore...ora che tu sei tornato all`ovile inizia la mia avventura...ti terrò aggiornato...per ora ti posso dire che...la burocrazia e l`organizzazione mi fanno diventare pazza e medito una vendetta!
1 bacione

Anonimo ha detto...

Mi spiace deluderti ma non otterrai alcuna reazione, tantomeno esplosiva: se pensi davvero che io sia sottotono, anzi, hai proprio ragione. E, a dire il vero, sono un paio di settimane che penso che vorrei parlarne con te, non tanto per sfogarmi o cose così, ma proprio per sentire una delle tue celeberrime opinioni raziocinanti nonché agrodolci. Ho provato anche a farti uno squillo, una sera o due, ma avevi già il cel spento. Perciò ho lasciato perdere. Ma forse questa è una reazione, non esplosiva, ma pur sempre una reazione. Mi sento strana. Certe volte, fottutamente consapevole. Altre, proprio sotto terra. Non proprio sotto terra, probabilmente, ma incastrata da qualche parte, in un posto umido e buio, una cantina di un paese infelice. Non sfottermi, se non vuoi apatia. Adesso.

Anonimo ha detto...

La Grecia ciellina? Ah, si, la Grecia ciellina. Coi falò senza fuoco, tristi come la birra senza alcool, e la gente attorno a cantare le bionde trecce e quell'altra roba lì. Comunque studio lettere moderne a Trento, ed oggi succede la tragedia, ovvero che i miei vengono a vedere dove abito. Insomma. Ci sono le spazzature che parlano.