giovedì, aprile 26, 2007

Ho la faccia come il culo.

Il Comitato di Redazione della schiena di Lorenzo Albiero ha deciso tre giorni di sciopero a partire da oggi, giovedì 26 aprile, fino a domenica 29 .
Il Cdr comunica che alla base della protesta ci sono i continui e reiterati sforzi a cui Lorenzo ci sottopone senza preavviso e senza debite pause di riposo. Il Cdr inoltre contesta la decisione del resto del corpo di respingere qualsiasi proposta di confronto sull'organizzazione del lavoro, come pure qualsiasi ipotesi di accordo con le spalle o le gambe. Inoltre, da ormai tre anni non viene rinnovato il contratto per i massaggi a causa della mancanza di una fidanzata stabile, e lo stress derivante si accomula tutto nella zona lombare.

Il Cdr della schiena con questa protesta intende sollecitare il coinvolgimento del mondo della politica, sinora apparso sostanzialmente assente - dice il sindacato - sui temi contrattuali e stabilmente appollaiato ai "piani alti" del corpo.
Vista la situazione, la schiena di Lorenzo Albiero si ritirerà a godersi un meritato riposo in una località segreta dell'Adriatico.
E' doveroso infine ricordare che nei prossimi tre giorni la bocca di Lorenzo si troverà pericolosamente vicina al buco del culo, e pur rallegrandoci per la quantità di idee originali che questo provocherà, non possiamo non esprimere scherno e allegria per l'elevata possibilità di confusione tra le due parti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mpf.
ora si spiega perchè proprio l'adriatico.
per quanto mi riguarda ho la liguria sotto il naso, e se sopravvivo a meno di un mese potrò immergere i miei piedi cicciosamente gonfi nel mio mare. [ti risparmio una filippica pro tirreno et canale di sardegna va']

erol ha detto...

Il tirreno non esiste, è una fisima inventata da Garibaldi e poi trasmessa di generazione in generazione fino a voi.

giacomo ha detto...

La differenza tra me e te è che io avrei scritto "ho mal di schiena".

Comunque alla luce degli eventi degli ultimi minuti, la faccia come il culo ce l'ho io, e mi piace un sacco. Un giorno ti racconterò anche questa, o ci scriverò un racconto, ma non ne varrà già più la pena.

SIAMO LA POSSE DELLA SACCENZA E DELLA TRACOTANZA.