Giovedì mi laureo e a gennaio diventerò zio.
Spesso penso che potrei cogliere l'occasione per diventare una persona seria.
Il mio problema è che cambio idea più o meno una volta la settimana. Corpuscoli di idee iniziano a scorrere nella mia testa, si addensano, si sommano ad alcuni ricordi, ed ecco che la bandieruola del mio pensiero cambia direzione: estero. Lavoro. No, estero. Ma va là, lavoro. Ma no, sono ancora giovane, estero. No, è un'occasione d'indipendenza, lavoro. Estero. Lavoro.
Lavero.
Estore. (e Pelluce)
Lappone.
Estone.
Ristoro. Me ne vado a letto.
Oh, certo, ci vorrebbero i dettagli. Dovrei dire che lavoro mi hanno offerto e se c'entrano delle donne, con i miei dubbi. Certo. Ma il fatto è che il progetto Ubik deve scrivere un nuovo libro, l'anno prossimo, e mi serve materiale. E il mio miglior materiale sono i cazzi miei.
L'uomo che da domani mi ospiterà a Pavia una volta ha detto "hai voglia a dire che i sogni sono leggeri, fatti d'aria...in realtà i sogni di granito, e se ci sbatti contro ti fai davvero male".
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3 commenti:
Estero.
donne
Nessuno che voti per il lappone?
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