Perdere i treni è un arte.
Qualcuno potrebbe pensare che in Italia sia più facile che altrove, ma non è così. Non basta arrivare tardi in stazione, il treno potrebbe essere in ritardo. Non basta uscire di casa solo cinque minuti prima, potrebbe sempre esserci un altro treno subito dopo.
Non è neppure sufficiente non portare gli occhiali (o meglio ancora: essere analfabeti) così da rendere la scelta del binario un'avvincente scommessa, i treni tendono a partire sempre da uno stesso binario e volenti o nolenti prima o poi si finisce per interiorizzarlo.
Per perdere i treni, e naturalmente sto parlando del modo giusto di perdere i treni, bisogna essere consci che esiste un mondo dietro al mondo. Un mondo dove non ci sono spazi vuoti tra una "cosa da fare" e l'altra, dove il tempo non si riempie e non è tuo nemico. Le ragazze stringono più forte le stringhe delle scarpe per dirti che sono emozionate. Lamentarsi è solo una promessa d'amicizia.
Quando il treno fischia trattenere un attimo il respiro prima della cascata inarrestabile di petti e volontà.
Ogni volta che perdiamo un treno quel mondo assomiglia un po' di più a un mondo vero. Perdere i treni è un gioco da giocare seriamente, come ogni gioco.
Stamattina è stata la volta di Sistema politico italiano. E' iniziata la trilogia finale.
lunedì, settembre 17, 2007
DEL PERDERE I TRENI
come hai fatto a perdere un altro treno?!
(Lucia)
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6 commenti:
ganzo, sono diventata una tag!
ieri c ho provato, sono arrivato tardi alla stazione ma sono comunque riuscito a prendere un treno cn 110 minuti d ritardo.. così xrò nn vale, è troppo difficile!
E del perdere i film? E del perdere gli appuntamenti con le amiche? Solo perché sei tu...
ecco. questo è un bel post. (dall'alto del mio gusto letterario metafisico)
comunque. 66 è vergognoso.
ma sciao...
allora l'esame andò?non sai che ti sei perso alla festa...o forse lo sai...hua hua hua
Vale
Ciao Lore, scusa se non commento mai, però leggo sempre eh. Figo, ma c'è la categoria "Lucia"? :)
Besos
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