lunedì, gennaio 29, 2007

PER CHE SCOPI?

Perchè scopo? - Ho risposto strabuzzando gli occhi ("strabuzzando" è semplicemente un aggettivo [aaahh!Inniorante, non è un aggettivo!] che sta bene accanto alla parola "occhi").
Ma no...intendevo: per che fine?
Per che fine scopo? Per finire di scopare?

Sono tornato uno studente di comunicazione, e si vede.

Dopo un mese e mezzo passato ad alzarmi (quasi) ogni mattina alle sette, per poi tornare a casa alle diciannove, lascio la gabbia di matti dell'Agenzia fotogiornalistica Grazia Neri con un certo malincuore, conscio che in un mese e mezzo di lavoro ho imparato che la cosa più importante sono i rapporti umani e la pazienza, soprattutto la pazienza. Mi mancheranno, nell'ordine:
- Il parco giochi mentale Blzn
- La vaga aria di rispetto per me stesso che il lavorare mi dava
- La voglia di fare che ti mette addosso il tempo quand'è ristretto
- Tutti i ristoranti etnici che ho girato all'ora di pranzo
- La Scema, la Gnocca non gnocca, il Vecio, la Grazia, l'Immortale, L'Eterea, la Pazza e persino la Torda, figure che si aggiravano per l'agenzia apprenzandosi o disprezzandosi vicendevolmente a fasi alterne. (materiale da libro, signori)
- Certi servizi che ho preparato, come quello sulle poltrone (poltrone? e poi? Niente!), o sul wrestling tra cammelli (the next big thing?), o sul coltivatore di rose in Cina (a S.Valentino faccio metà di mio incasso annuale, S.Valentino molto impoltante per me)

I 53597 caratteri sono aumentati, si susseguono riunioni, discussioni, persino interviste. I papaveri seguitano a crescere tra i binari delle ferrovie, mi dicono, ma io devo ancora vederne uno. Voto a favore del ritorno all'uso degli aggettivi crapulone e mendace, e mi schiero in difesa del congiuntivo.




Festa di compleanno del 26/01: Incuranti del bordello oltre la porta, Lorenzo Albiero e l'amico Giafano Stecomini rileggono i grandi classici del passato.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Amore per il congiuntivo sì, ma vedo che il gerundio ti sta decisamente antipatico: povero "strabuzzando", preso per un aggettivo...dove andremo a finire?!
Aspetto il libro sulla gabbia di matti dove sono rimasta sola. Ah, no, siamo io, la mia altalena e il mio lunghissimo scivolo mentale.

giacomo ha detto...

Dopo aver letto questo post ho cercato invano di strabuzzare, nell'ordine:
-le ginocchia
-il collo
-il coccige
-tutte le dita dei piedi e delle mani
-mia sorella

Effettivamente, o strabuzzi gli occhi o ti dai all'ippica.
Gfn Stcmn

Anonimo ha detto...

Ma allora come te lo devo dire????I papaveri CRESCONO tra i binari delle ferrovie!!! Altrimenti mica crescerebbero anche sulle caviglie.
Mah..l'incredulità..

Anonimo ha detto...

ecco qua che per uno che finisce lo stage ce n'è sempre uno che lo comincia, insieme al servizio civile per fortuna! cmq prima di difendere il congiuntivo vorrei capire dove ha studiato Di Pietro per poter arrivare a quei livelli di dialettica. E ringraziamo il cielo che è un uomo pragmatico, pensa se fosse un filosofo. zzzzzzz